Il Negroni è il drink più ordinato al mondo.
Questa è la notizia che già da fine 2021 ha incoronato lo storico drink tutto italiano, nato 103 anni fa a Firenze ad opera del conte Negroni, che ha così scalzato un altro “mostro sacro” della mixology mondiale, ovvero l’americanissimo Old Fashioned.
Provate a immaginare come la notizia sia stata accolta negli Stati Uniti.
Noi di Barty, vogliamo celebrare questo grande successo, facendolo un po’ nostro con la proposta di 5 versioni di questo cocktail così famoso.
Il nostro miscelatore automatico per cocktail Barty, infatti, è pensato per essere l’alleato ideale quando si tratta di aggiungere “estro” e novità a una ricetta consolidata. Barty è l’attrezzatura ideale per bar, ristoranti e hotel che garantisce l’erogazione dei quantitativi impostati e la perfetta verifica dei consumi, senza alcuno spreco.
Veniamo perciò al dunque partendo dalla chiave del successo del Negroni per poi offrirvi qualche sua variante.
Il Negroni deve principalmente la sua larghissima diffusione alla sua facilità di realizzazione: 3 cl di gin, 3 cl di vermouth e 3 di bitter (Campari innanzitutto).
A questo aggiungiamo che negli ultimi anni c’è stato un grande ritorno del gin, tra gli spirits preferiti degli appassionati. Parliamo di una vera e propria affermazione mondiale, che ha visto anche la nascita di migliaia di piccole etichette artigianali sparse in ogni angolo del globo. A tutto questo aggiungiamo la voglia di tornare ai vermouth della tradizione italiana e piemontese e al bitter che oltre ai grandi nomi delle multinazionali, come Campari, conta adesso una galassia di piccole e medie label, soprattutto italiane, commercializzate ovunque.
Possiamo quindi cominciare con la nostra carrellata.
Vi ricordiamo che Barty non sostituisce in toto le attrezzature per mixology e non può prescindere dagli strumenti per cocktail come ad esempio il boston shaker o il bar spoon, tuttavia si può facilmente intuire che è uno strumento per mescolare i cocktail a integrazione delle tecniche di bartending.
GHOST NEGRONI
Cominciamo da dove tutto è nato: Firenze. Qui tra le mura de Il Locale, nello storico Palazzo Concini, uno dei World’s 50 Best Bars. Il bar manager Matteo Di Ienno propone una versione dry trasparente per questo tributo al successo del classico fiorentino.
Ingredienti:
- 3 cl London dry gin
- 3 cl Vermouth distillato in rotovapor
- 3 cl Bitter distillato in rotovapor
- 4 dash Bitter di genziana
Garnish: evaporato di vermouth e bitter va sul fondo del bicchiere aggiungendo un tocco di colore
IL CARDINALE
Spostiamoci a Roma, negli anni ‘50. All’Hotel Excelsior di via Veneto, un cardinale era solito farsi preparare un cocktail con gin, bitter e vino Riesling della Mosella. Il barman un giorno gli propose una variante del Negroni con il vermouth dry al posto di quello rosso e lo chiamò appunto il Cardinale.
Ingredienti:
LA RICETTA ORIGINALE DEL CARDINALE
- 3 cl di Gin
- 3 cl di Bitter
- 3 cl di Riesling della Mosella
LA “VARIANTE” DEL BARMAN
- 3 cl di Gin
- 3 cl di Bitter
- 3 cl di Vermouth Dry
Garnish: nessuna
NEGROSKI: LA RICETTA
Dall’est, invece, arriva questa variante famosissima del Negroni. In perfetta controtendenza, sostituiamo il Gin con la Vodka, decoriamo con una fetta d’arancia e il gioco è fatto.
Ingredienti:
- 3 cl di Vermouth rosso
- 3 cl di Bitter
- 3 cl di Vodka
Garnish: una fetta di arancia
JAPANESE NEGRONI: LA RICETTA
Continuiamo il nostro tour a est, ma stavolta andiamo in Asia. Il Negroni giapponese si prepara utilizzando un grande classico nipponico – il Sakè – al posto del Gin.
Ingredienti:
- 3 cl di Vermouth rosso
- 3 cl di Bitter
- 3 cl di Sakè
Garnish: una scorza d’arancia
FIG LEAVES NEGRONI
Concludiamo in bellezza il nostro viaggio, approdando a Milano, più precisamente in zona Navigli, da Carico dove il bar manager Dom Carella e la sua squadra ci propongono questa interessante variante del Negroni.
Ingredienti:
- 3 cl bitter Campari
- 4 cl Mancino vermouth rosso
- 2 cl Tanqueray Ten gin
Garnish: una foglia di fico fresca modellata a vostro piacimento.
Con queste ricette speriamo di avervi dato qualche suggerimento utile per variare la ricetta del Negroni classico e proporre così qualcosa di nuovo ma comunque familiare ai palati più esigenti, sfruttando l’enorme potenziale di Barty, il cui unico limite è la creatività.
Barty, infatti, è la cocktail machine automatizzata che grazie a un sistema di miscelazione cocktail innovativa, ottimizza il consumo di spirits e prodotti di linea, eseguendo ricette precise e impeccabili, programmabili semplicemente tramite app, adattandosi allo stile personale del bartender e del suo mixology bar.
Avere Barty tra le proprie attrezzature per cocktail bar significa avere quella marcia in più che ti consente di soddisfare anche il cliente più esigente o trendy con un semplice “tap”.
Giunti alla fine di questo articolo che altro dire se non chiederti: t’interessa Barty?
Barty significa fare cocktail automatici a tuo gusto con una delle attrezzature per bar di cui non potrai più fare a meno.
#therightmix