La cucina orientale e in particolare il sushi, cibo tipico della cultura giapponese, ormai è entrato a far parte delle nostre abitudini alimentari.
Dal 2020 lo ritroviamo stabilmente nel paniere dei prodotti monitorati dall’Istat per il controllo dei prezzi al consumo.
Inevitabile, quindi, che anche noi di Barty ci mettessimo il naso, o meglio nel nostro caso, la tecnologia del nostro robot compatto, per abbinare ad alcuni dei piatti più famosi della tradizione nipponica e orientale, dei drink gustosi, facilissimi da impostare sull’app e poi erogare, magari durante un evento a tema orientale o anche molto più semplicemente durante il servizio in uno dei tanti ristoranti nipponici presenti in Italia, andando a costruire quel #perfectmix food&drink che ci/vi piace così tanto.
Il nostro miscelatore automatico per cocktail Barty, infatti, è pensato per essere l’alleato ideale quando si tratta di aggiungere “estro” e novità a una ricetta consolidata. Barty è l’attrezzatura ideale per bar, ristoranti e hotel che garantisce l’erogazione dei quantitativi impostati e la perfetta verifica dei consumi, senza alcuno spreco.
Le origini del sushi sono molto incerte e particolari, nasce infatti in Giappone intorno al IV secolo come metodo di conservazione del pesce fresco. Veniva pescato, eviscerato e conservato con riso e sale in modo da poterlo conservare il più a lungo possibile senza temere muffe e patogeni per stoccarlo e trasportarlo.
Al momento dell’utilizzo si eliminava il riso e solo successivamente si iniziò a consumare il riso fermentato insieme al pesce. Col passare del tempo, poi, si cominciò a mangiare il riso non più fermentato ma bollito con l’aggiunta di aceto.
Il sushi invase le strade di tutti gli insediamenti urbani del Sol Levante, venendo preparato e venduto su bancarelle con una tendina bianca. I clienti dopo averlo consumato si pulivano le mani su questa tendina, allora la gente capiva che il sushi migliore proveniva dalla tendina più sporca; non era certo uno dei metodi più eleganti ma attirava clientela. Da allora molti secoli sono passati e il sushi è diventato un vero proprio testimonial mondiale del Giappone.
Ora tocca a noi proporvi alcuni abbinamenti da provare e riprovare con l’ausilio del nostro Barty.
Vi ricordiamo che Barty non sostituisce in toto le attrezzature per mixology e non può prescindere dagli strumenti per cocktail come ad esempio il boston shaker o il bar spoon, tuttavia si può facilmente intuire che è uno strumento per mescolare i cocktail a integrazione delle tecniche di bartending.
Gamberetti in salsa teriyaki e gin tonic
I gamberetti in salsa teriyaki sono una ricetta davvero deliziosa che abbina la bontà e il gusto dei crostacei appena scottati al sapore tipico giapponese della salsa teriyaki, ottenuta dall’unione della salsa di soia diluita con acqua con zenzero tagliato finemente, miele e amido di mais.
Per noi, l’abbinamento migliore è quello con il gin tonic.
Ingredienti:
- 5 cl London dry gin
- 3 cl di acqua tonica
- ghiaccio
Garnish: buccia di limone
Nigiri e Dry Martini
Il nigiri è una delle tipiche e originarie portate di sushi, composto da una polpettina di riso ricoperta con una fettina di pesce o altre guarnizioni e servito con soia e wasabi.
Abbiamo scelto il Dry Martini come abbinamento, in quanto si tratta di un drink molto secco che si sposa bene con tutti i crudi di mare. La bocca rimane sempre pulita e i sapori marini si abbinano infatti al vermouth e al gin. Il nigiri è l’accostamento ideale che richiama proprio il gin, che è un distillato di cereale molto profumato.
Ingredienti:
- 6 cl London dry gin
- 1 cl di vermouth dry
- ghiaccio
Garnish: olive verdi e buccia di limone
Tempura e Spritz
La storia della tempura è antica, risale ai primi contatti che i giapponesi ebbero coi gesuiti portoghesi nel XVI secolo. I gesuiti festeggiavano le Quattro Tempora, festività cattoliche legate al culto delle quattro stagioni, originariamente, poi destinate a invocare la benevolenza di Dio. Durante queste feste la tradizione prevedeva cibi fritti, come il pesce, ma per i giapponesi l’olio era raro e quindi molto costoso. La tempura divenne così un piatto esclusivo, solo per quelle classi sociali che potevano permettersi olio da dedicare alla frittura. Solo alla metà del periodo Edo divenne popolare e venduto anche nei mercati.
Da noi la tempura giapponese può essere perfetta per l’aperitivo e quale migliore abbinamento se non lo Spritz, il nostro emblema nazionale della convivialità con gli amici nel tardo pomeriggio dopo il lavoro o prima di uscire?
Ingredienti:
- 3 cl Aperol
- 4 cl di prosecco
- 1 cl di soda
- ghiaccio
Garnish: 2 fettine di arancia
Con questi abbinamenti speriamo di avervi dato qualche suggerimento utile per accompagnare una cena dal sapore esotico dell’ Estremo Oriente e proporre anche qualcosa di nuovo ma comunque familiare ai palati più esigenti, sfruttando l’enorme potenziale di Barty, il cui unico limite è la creatività.
Barty, infatti, è la cocktail machine automatizzata che grazie a un sistema di miscelazione cocktail innovativa, ottimizza il consumo di spirits e prodotti di linea, eseguendo ricette precise e impeccabili, programmabili semplicemente tramite app, adattandosi allo stile personale del bartender e del suo mixology bar.
Avere Barty tra le proprie attrezzature per cocktail bar significa avere quella marcia in più che ti consente di soddisfare anche il cliente più esigente o trendy con un semplice “tap”.
Giunti alla fine di questo articolo che altro dire se non chiederti: t’interessa Barty?
Barty significa fare cocktail automatici a tuo gusto con una delle attrezzature per bar di cui non potrai più fare a meno.
#therightmix